Riccardo Improta in sala stampa
L’attaccante classe 1993, Riccardo Improta, arrivato al termine del calciomercato estivo nei ranghi del Latina Calcio 1932, è intervenuto questa sera in sala stampa, al ‘Domenico Francioni’, nel rituale appuntamento settimanale con un tesserato nerazzurro.
Improta, facendo un passo indietro, parla del suo arrivo in nerazzurro e del proprio ruolo all’interno dello spogliatoio: “Il mio curriculum parla fino ad un certo punto, ora importa il mio presente. A Latina perchè ho avuto la netta sensazione di poter tornare, in questa piazza, quello di prima. Sapevo che in una piazza come questa avrei ritrovato gli stimoli giusti e, nonostante tutto, sono convinto che questo possa accadere molto presto. La società, il presidente, il direttore, hanno puntato forte su di me: non posso e non voglio tradire la loro fiducia”
“Sono arrivato da un mese e dieci giorni, per quanto possa essermi allenato da solo, gli allenamenti di squadra sono un’altra cosa. Con l’arrivo di mister Boscaglia gli allenamenti sono più incisivi, più precisi, ci alleniamo tanto sull’aggressione e sulla riaggressione immediata della palla. La squadra avverte il cambio di passo, già come detto nella gara con la Juventus.”
Proprio su Mister Boscaglia, Riccardo: “Gli è bastato guardarci negli occhi, per inquadrare subito la situazione. E’ molto attento ai dettagli, non lascia nulla al caso e quello che avvertiamo in allenamento è una sensazione di positività. Gli allenamenti sono intensi, ecco perché sono certo che tutto questo, alla fine, porterà dei frutti.”
Con un occhio alle prossime gare: “Ora avremo una doppia sfida casalinga con Sorrento e Crotone, due squadre quadrate e nei play-off, che giocano bene. Il gruppo è in crescita e sono fiducioso per il prosieguo della stagione della nostra squadra. Sono partite che possono dare una svolta al nostro campionato, a patto che vengano affrontate con il piglio giusto. Lavoriamo sodo per questo, abbiamo ogni giorno la percezione che qualcosa sta veramente cambiando. Magari è un discorso di testa, ma è proprio sugli errori commessi che devi necessariamente costruire qualcosa di diverso, di positivo. Il passato non deve condizionarci, bensì invogliarci a voltare pagina in maniera definitiva.”